Recensione di:
GR00VIER
DESCRIZIONE
Nato dalla mente di Andreas Steding(noto prevalentemente per essere il
papà di Hansa Teutonica) e pubblicato dalla White Goblin nel 2010, questo
titolo di ambientazione medievale mette in competizione da 2 a 5 giocatori per
circa 90 minuti dichiarati, che ricopriranno il ruolo di commercianti
nell’antica città di Norenberc per il controllo sulle gilde manifatturiere
operanti in città. Lo faranno influenzando attraverso i propri agenti (leggi,
trippoletti tirapiedi) le varie manifatture disponibili, comprando e vendendo
le merci prodotte dalle gilde stesse, guadagnandone il favore e reclutando
artigiani e cittadini che nel corso della partita o alla fine della stessa
permetteranno ai giocatori di guadagnare preziosi punti prestigio.
AMBIENTAZIONE 6.5.
L’ambientazione medievale è presente ma tenue. Le grandi plance
riproducono le gilde, lo stile grafico fumettoso che caratterizza bene i vari personaggi
e i materiali nel complesso molto curati, calano bene il giocatore
nell’ambientazione della città medievale. La meccanica tuttavia la fa da padrona,
ma una piccola introduzione prima di iniziare il gioco “Ci troviamo nella
Norimberga medievale…” rende con facilità il tutto molto più “vero”.
MATERIALI E GRAFICA 8
Belle plance, grandi e robuste, poche carte che possono anche non essere
imbustate (non vengono mischiate e alla fine potevano essere anche quelle
sostituite con tessere senza nessun problema). Le tessere che raffigurano i
vari personaggi riportano uno stile grafico curato e piacevole.
Una menzione a parte la devo fare per i materiali in legno: no dischetti
e cubetti (pochi di questi ultimi che servono solo come segnapunti e ordine di
turno) ma bei materiali grandi e di bella fattura, raffiguranti merci e agenti.
DIPENDENZA DALLA LINGUA 0%
Il gioco è completamente indipendente dalla lingua. Nei materiali sono
presenti dei simboli di sintesi che però non sono sempre auto esplicativi e tendenzialmente
vanno imparati di sana pianta dal regolamento.
CONTEUNTO DELLA SCATOLA
6 Gilde, 66 Artigiani, 26 Cittadini, 40 Agenti, 72 Merci, 24 Blasoni
delle GIlde, 4 Blasoni di prestigio, 5 Segnapunti, 5 Segnaturno, 5 Gettoni di
fine turno, 30 Carte Azione, Tanti talleri, Libretti del regolamento.
REGOLAMENTO
Il regolamento non è complesso, ma il manuale non è sempre chiarissimo e
forse eccessivamente prolisso, di contro ci sono tanti esempi e immagini che
aiutano sicuramente la comprensione.
Il sistema di distribuzione dei punti a fine partita non è proprio
immediato e un paio di riletture possono servire per comprenderlo al meglio.
Anche qui gli esempi ci vengono in aiuto.
Il gioco non è localizzato in Italiano, nella scatola sono presenti
libretti di regolamento in varie lingue, fra cui l’inglese.
Naturalmente i Goblin (non quelli bianchi, quelli della Tana) si sono
presi la briga di tradurre il regolamento in Italiano, che si può trovare QUI.
PANORAMICA DEL GIOCO
La partita si sviluppa in 4 round (tanti quanti gli artigiani presenti in
ogni Gilda) formati da almeno un turno per giocatore - in realtà tendenzialmente
almeno 3 - ciascuno dei quali consta di tre fasi di gioco
1- Fase pianficazione: durante la quale il giocatore sceglie a quali gilde
destinare i propri agenti disponibili
2- Fase azione: i giocatori utilizzano i propri agenti per fare affari nelle
gilde precedentemente selezionate
3- Fase di fine turno in cui i giocatori si preparano per il turno
successivo e controllano se sia terminato il round
Tralasciando la fase di pianificazione, il cuore del gioco è la fase
azione, durante la quale il giocatore (dopo aver scelto segretamente su quali
gilde operare) manderà il proprio agente sulle Gilde che avrà scelto al fine di
a) Vendere merci
b) Assumere un cliente (e cambiare così la propria posizione nell’ordine di
turno)
c) Comprare merci
Il sistema di vendita e acquisto delle merci così come dell’assunzione
del cliente della gilda segue un ritmo economico dettato dal procedere dei
round e dei turni, poiché i vari personaggi (artigiani e clienti della gilda)
scorrono sulle plance quando uno di questi viene prelevato o eliminato,
modificando il prezzo dei beni e dei personaggi.
L’assumere un cliente della gilda comporta un costo in merci e, oltre a
modificare l’ordine di turno, genera dei vantaggi per il giocatore che possono
risolversi sia durante che a fine partita.
I commercianti tenteranno di migliorare la propria posizione commerciale
nei confronti di quella che, per il turno in corso, è la gilda di prestigio,
acquisendo la maggior quantità possibile dei beni da essa e ottenendo così il favore
di quella stessa gilda a fine turno.
A fine turno si eseguono le seguenti operazioni
1) I capi delle gilde scelgono il commerciante favorito, cioè colui che a
fine turno possiede il maggior numero di merci del tipo di ogni singola gilda
2) Si riprendono in mano tutti gli agenti
3) Si incassano gli eventuali
profitti
4) Si gira il gettone di fine turno
5) Si fa slittare un nuovo artigiano nella posizione di capo della gilda
6) Si riempiono gli alloggi con nuovi clienti
7) Si seleziona una nuova gilda di prestigio
Alla fine dei 4 turni, viene effettuato il conteggio dei punti. Chi ha
più punti vittoria è il vincitore.
PROFONDITA’ STRATEGICA: 6.5
Una volta capiti i meccanismi sottostanti, il gioco è adatto sia a
giocatori navigati che occasionali.
E’ importante prevedere quelle che saranno le mosse dell’avversario ed
eventualmente ostacolarlo (anche al prezzo di qualche rinuncia del proprio
diretto tornaconto) per migliorare la propria posizione alla fine del gioco.
Il sistema di variazione economica delle risorse è già visto, ma funziona
bene, ed è necessario avere capacità di lettura delle “fluttuazioni del
mercato” per pianificare le proprie mosse. Una notazione relativamente a questo
aspetto: il prezzo della vendita e dell’acquisto di un bene sono identici e
dipendono da quello che è il capo della gilda durante il turno in corso. Probabilmente
avrebbe avuto senso prevedere un prezzo di acquisto e uno di vendita che
fossero differenti per dare un piccolo tocco di ulteriore profondità economica
al gioco, ma tant’è, la cosa non disturba più di tanto.
Il fatto che ci siano molti modi diversi per accaparrarsi punti a fine
partita (il favore delle gilde, i poteri dei clienti etc.) rende il gioco più
interessante e ne aumenta sicuramente la longevità.
Un piccolo sbilanciamento deriva tuttavia dal fatto che sia piuttosto
importante essere primo di turno, cosa che può portare un giocatore ad assumere
dei clienti delle gilde anche solo a questo scopo a prescindere da quali siano
i vantaggi che ne possa trarre a fine partita.
Personalmente ritengo più belli e avvincenti i giochi in cui punti
vittoria e capacità economiche dei giocatori non siano manifesti durante la
partita, e Norenberc rientra felicemente in questa categoria.
SCALABILITA’:
Ho giocato questo gioco sempre in 2, e devo dire che gira proprio bene.
La partita scorre bene ed è veloce (direi che si possa stimare fra i 20 e i 30
minuti a giocatore)
Il setup del gioco prevede che vengano utilizzate le gilde in numero
differente in base ai giocatori. Questo sicuramente migliora la scalabilità e
fa sì che funzioni bene qualsiasi sia il numero di commercianti al tavolo.
FORTUNA:
Esiste solo nella pesca dei personaggi, per il resto assente.
PRO:
1- Divertente, veloce e facilmente assimilabile anche da giocatori non
espertissimi
2- Strategia e tattica sono elementi da dosare con cura
3- Ottimi materiali
4- Buona longevità
CONTRO:
1- Eccessiva importanza del primo di turno
2- Piccole pecche econometriche
3- Regolamento non proprio elegante
CONCLUSIONI
A mio avviso, fa parte della stessa categoria di Finca (con cui condivide
la cura per i materiali in legno ma non l’aspetto strategico): sicuramente da
provare, se vi capita di trovarlo in offerta, da comprare. Non è né un giocone
brain burner né un filler, ma vi divertirà lasciandovi il tempo di fare
un’altra partita a Norenberc o a un altro gioco, senza l’amaro in bocca.
Perché capiterà quella sera che non saprete bene a cosa giocare, allora
così, d’incanto ve ne uscirete con “Vi va di giocare a Norenberc?”.
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