DESCRIZIONE
Hyperborea
è un gioco per 2-6 giocatori, creato dalla coppia italiana Andrea Chiarvesio e
Pierluca Zizzi; edito dalla Asterion Press nel 2014 in collaborazione con la Yemaia.
La
durata media di una partita è di circa 25 minuti a giocatore. Come si vedrà
tale durata potrà accorciarsi a seconda della scelta tra partita breve, normale
e lunga.
Il gioco si colloca nella categoria dei giochi impegnativi e viene considerato innovativo perché riesce ad affiancare alcune meccaniche classiche ad alcune innovative. Le prime prevedono l’utilizzo di miniature e “piazzamento lavoratori”, legate all’esplorazione, alla conquista, e allo sviluppo. Una meccanica innovativa è invece il “bag building”, cioè la costruzione del proprio sacchetto durante la partita con cubetti di vari colori, i quali permetteranno il compimento delle azioni.
AMBIENTAZIONE: 5
L’ambientazione
non è il punto forte del gioco. Si può iniziare a giocare senza conoscere per
nulla il mondo che ci circonda. Si viene presi da altro, dalle meccaniche in
primis.
Ma
andiamo a conoscere qualche particolare di questa pur bella ambientazione.
Ci
troviamo nel mondo di Hyperborea, un antico regno distrutto dall’avidità del
proprio popolo, sempre dedito alla ricerca di più potere. Mentre il popolo ricercava
tra le viscere della terra, scavando sempre più a fondo, una potente esplosione
causata dall’energia magica sottostante ne causò la distruzione. Fu solo grazie
ad una potente barriera magica creata dai vecchi maghi di Hyperborea, che il
continente riuscì a salvarsi. Sei regni rivali nacquero successivamente nei
piccoli avamposti sopravvissuti al di fuori della barriera magica di
Hyperborea, ognuno con le proprie caratteristiche intrinseche.
Un
giorno la barriera magica crollò e i sei regni si ritrovarono un nuovo mondo da
esplorare e dominare, ricco di rovine e città, ma anche infestata dai vecchi
Hyperboreani, divenuti oramai spettri.
Ogni
regno dunque invia ad Hyperborea guerrieri ed esploratori per reclamare il
predominio sui rivali.
MATERIALI e GRAFICA: 9
Il
gioco ha un colpo d’occhio notevole. Tutti i materiali sono di una qualità
davvero alta. Belle le miniature, ottime ed intuitive le plance dei giocatori e
gli esagoni che formano il tavolo da gioco, così come i vari segnalini
presenti. Le carte sono di buona fattura, con bei disegni, ma come al solito
conviene imbustarle.
Insomma
davvero un buon lavoro fatto dalla Asterion.
Un’unica
pecca: i cubetti potevano avere dei colori leggermente più saturi. Diventa
difficile a volte riconoscere alcuni colori, come il viola ed il rosso, se non
è presenta la giusta illuminazione.
DIPENDENZA LINGUA: 0%
Il
gioco è in Italiano, inoltre a parte il regolamento non è presente testo, visto
che vengono utilizzate massicciamente le icone.
CONTENUTO DELLA SCATOLA:
Nella
scatola sono presenti, oltre al regolamento, 36 esagoni (di cui 6 centrali e 30
di confine), 6 Territori di Origine, 6 plance dei giocatori, 12 tessere Razza,
6 sacchetti di stoffa, 180 cubetti e 156 segnalini, 78 miniature, 72 gemme
(punti vittoria), 6 Tessere obiettivo ed un segnapunti, oltre le 64 carte
tecnologia.
NOTA:
Si parla di una scatola di grandi dimensioni.
REGOLAMENTO:
Il
regolamento è ben scritto, con ottimi esempi e riferimenti evidenziati o
scritti con un carattere di colore rosso, che permette la facile comprensione
del regolamento in maniera rapida.
Inoltre
è abbastanza lineare, e a parte la difficoltà iniziale nel comprendere tutte le
icone che vengono utilizzate durante il gioco, tutto il resto è davvero
spiegato in maniera ottimale.
Presenta
anche alcune modalità diverse per arrivare a godersi una partita completa, in
modo da avvicinarsi gradualmente al gioco e bilanciarne la difficoltà. Per
esempio si potrebbe giocare con le razze senza nessuna caratteristica o con
ognuna un proprio potere; per modulare la durata potremmo avere una partita
breve, normale o lunga, ed inoltre si potrebbe partire con tutti i territori
visibili e non da scoprire.
Sono
anche presenti delle FAQ pubblicate sul sito Asterion, che potrebbero aiutare a
definire meglio alcune parti di regolamento (nella prima edizione del gioco è
presente un piccolo cambiamento sulle FAQ per la fase di reset).
PANORAMICA
DI GIOCO:
Il
gioco si svolge innanzitutto tra la propria plancia ed il proprio sacchetto, e
il tutto si ripercuote sul terreno di gioco, composto da un esagono centrale inizialmente
coperto, poi da altri esagoni, sempre coperti, che formano il cerchio esterno,
e successivamente dai propri territori di origine, composti da tre esagoni
ciascuno. Il terreno di gioco è sempre determinato casualmente, quindi si avrà
sempre una partita diversa.
Gli esagoni rappresentano terreni di diverso tipo
(deserto, montagna, palude e foresta) che potrebbero presentare diverse
modalità di movimento. Inoltre su ogni esagono ci sono città o rovine, le quali
presentano diverse ricompense a seconda di dove sono ubicate. Gli esagoni
vengono rilevati ogni volta che una miniatura si avvicina ad essi.
La
vittoria si raggiunge attraverso il sistema dei punti vittoria, che derivano da
numerosi fattori (punti vittoria guadagnati durante la partita, miniature
spettro e avversarie eliminate, numero di cubetti civilizzazione posseduti,
tessere obiettivo, carte tecnologia, e infine per il controllo dei territori).
La fine della partita è determinata da chi raggiunge l’ultimo obiettivo
richiesto dalla partita, a seconda che sia una partita breve (un obiettivo),
normale (due) o lunga (tre), dopodichè tutti hanno la possibilità di svolgere
un ultimo turno.
I tre obiettivi possibili riguardano avere sul tavolo tutte le
miniature disponibili, raggiungere un determinato numero di punti vittoria o
aver preso 5 carte tecnologia avanzata.
Sulla
propria plancia sono presenti delle tecnologie base, due per tipo, che verranno
attivate piazzando turno dopo turno i propri cubetti e che solitamente hanno un
effetto di base legato ad un colore particolare a cui fare riferimento. Sarà
possibile attivare solo una tecnologia base per tipo.
Quindi
avremo il verde per il movimento, il rosso per l’attacco o la difesa delle
miniature, il viola per creare altre miniature, l’arancione per avanzare
sull’area sviluppo e ricevere nuovi cubetti, il giallo per ricevere punti
vittoria ed il blu per acquisire nuove tecnologie avanzate, che aumenteranno le
possibilità di azioni effettuabili.
I tre cubetti utilizzabili nel turno,
verranno estratti alla fine del turno precedente dal proprio sacchetto, e
quest’ultimo potrà essere affinato attraverso il “bag building”. Difatti
all’inizio della partita si avrà un cubetto per ogni colore ed un cubetto di un
colore a scelta.
Successivamente attraverso l’area sviluppo è possibile
acquisire da uno a due cubetti da inserire direttamente nel sacchetto,
spingendosi verso determinate linee di azione a seconda del colore scelto.
Quando
non si sarà più in grado di pescare nessun cubetto dal proprio sacchetto
avverrà il reset. Tutti i cubetti presenti sulla plancia (tranne alcune
eccezioni) saranno rimessi nel proprio sacchetto per ricominciare a ripescarli.
Inoltre il reset influenzerà anche le miniature presenti sul board permettendo
loro di “uscire” dalle città e rovine precedentemente visitate.
Si
potranno acquisire anche dei cubetti grigi, che rappresentano il “degrado”
derivante dalle tecnologie avanzate acquisite. Difatti tali cubetti saranno
presi quando si acquisterà una tecnologia avanzata, rallentando il fluire del
proprio sacchetto, in quanto solitamente non sono utilizzabili sulle tecnologie
(a meno di avere alcune carte tecnologia avanzata che permettono il loro
utilizzo) o a volte saranno anche eliminabili.
Sul
terreno di gioco invece interagiranno le proprie miniature con l’obiettivo di
racimolare punti vittoria. Le miniature svolgeranno quindi la funzione di
soldati/esploratori, muovendo ed attaccando,
ma anche la funzione di lavoratori, attivando gratuitamente ed in
qualsiasi momento le città o le rovine, se libere da altre miniature.
Le
città forniscono azioni simili a quelle presenti sulle tecnologie base o punti
vittoria, mentre le rovine possiedono dei segnalini rovina (da 2 a 3), che se usati nel
momento opportuno permettono di compiere alcune azioni davvero interessanti.
Ovviamente la loro funzionalità aumenta quanto più ci si avvicina all’esagono
centrale.
Una
sola miniatura per volta potrà occupare la città o la rovina sino alla sua
successiva fase di reset, momento nel quale la miniatura verrà rimessa al di
fuori della casella, di fatto liberandola. Se è presente un’altra miniatura è
necessario quindi o attendere che la stessa esca in seguito al reset oppure che
la stessa venga eliminata con un nostro attacco.
Inizialmente
le rovine e le città sono protette dalle miniature degli spettri.
E’
importante tener conto che le miniature che hanno attivato una città o una
rovina rimangono quindi “bloccate” sino alla successiva fase di reset, di fatto
divenendo inutilizzabili!
Va
anche ricordato che tutte le azioni effettuabili sono cumulative, dunque
effettuabili in qualsiasi momento nello stesso turno!
Sono
aspetti importanti di cui tener conto.
Aspetto
importante del board è soprattutto quando si conteranno i punti vittoria, visto
che avere il controllo di un esagono porterà punti vittoria al proprio regno.
Il controllo è dato a chi possiede la maggioranza di miniature in un
determinato esagono e si riceveranno più punti vittoria a seconda se l’esagono
controllato sia al centro, nel circolo esterno, o faccia parte dei territori di
origine.
Vincerà
ovviamente chi alla fine della partita avrà il maggior numero di punti
vittoria!
PROFONDITA'
STRATEGICA: 8
Hyperborea
è adatto a giocatori esperti. Presenta una notevole profondità strategica in
quanto si deve pensare a come organizzare sin da subito i propri cubetti
all’interno del sacchetto, ed inoltre a come si vuole espandere la propria
civiltà, esplorando i nuovi territori. Ma oltre ad essere strategico, è anche
abbastanza tattico, in quanto si deve far fronte a diversi tipi di fattori che
potrebbero influenzare la nostra strategia: dagli avversari, alla semplice
pesca dei cubetti per quel turno.
Le
azioni possibili in un turno sono molteplici, e nello svolgerle molto dipende
da chi le effettua, perché un movimento fatto prima o dopo potrebbe avere un
risvolto diverso.
SCALABILITA': 7.5
Il
gioco scala in maniera abbastanza buona. Difatti la mappa modulare si
ingrandisce man mano all’aumentare dei giocatori. L’unica pecca, per alcuni,
potrebbe essere l’aumento del tempo di gioco, che aumenta a seconda del numero
di giocatori, raggiungendo le 2 ore e mezza in caso di partita in 6 giocatori.
FORTUNA: 15 %
La
fortuna è presente, ma in una piccola parte, influenzabile in parte dalle
nostre scelte. Innanzitutto nella pesca dei cubetti, che è arginabile sapendo
che tipo di cubetti abbiamo nel nostro pool (sopratutto influenzabile dalle
nostre decisioni in fase di costruzione del sacchetto). Un altro caso in cui la
fortuna può verificarsi è su quali carte tecnologia saranno presenti in un
determinato momento. Oppure l’ultimo caso è quando si entra in una rovina e si
pesca un segnalino con un effetto più determinante rispetto a quello pescato
dal nostro avversario. Ma ci sta, da una varietà maggiore al titolo.
PRO:
Materiali
ottimi e miniature davvero ben fatte, con un costo della scatola nemmeno
eccessivo per tutto quello che è presente. Alta profondità tattica e
strategica. Variabile, e quindi giocabile sempre in maniera diversa. Buona
scalabilità e perché no, divertente!
CONTRO:
Non è presente un’ambientazione forte, per gli amanti del genere american.
Inoltre
chi ama giochi con fortuna assente
potrebbe arrivare a storcere il naso per i motivi visti poco su.
L’ultimo
contro è solo il tempo necessario per giocare una partita lunga in 6 giocatori,
per chi di solito ha poco tempo per giocare.
CONCLUSIONI FINALI:
Il
gioco mi ha attirato sin da subito per la grafica e le miniature. Poi giocandoci
posso ben dire che le meccaniche proposte sono ben architettate e innovative
(come il bag building). Il gioco, come già detto, è abbastanza profondo e
permetterà di cambiare partita e strategia ogni volta in base al setup che si
sceglierà di effettuare ed anche in base al numero di avversari da affrontare,
e che si avranno nelle vicinanze.
Nonostante
abbia una prevalenza delle metodologie german, l’interazione tra i giocatori
diventa inevitabile quando si vorranno fare punti per il predominio sugli esagoni.
In
definitiva, io personalmente lo consiglio!!
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