1.22.2015

RECENSIONE: HYPERBOREA



DESCRIZIONE

Hyperborea è un gioco per 2-6 giocatori, creato dalla coppia italiana Andrea Chiarvesio e Pierluca Zizzi; edito dalla Asterion Press nel 2014 in collaborazione con la Yemaia.
La durata media di una partita è di circa 25 minuti a giocatore. Come si vedrà tale durata potrà accorciarsi a seconda della scelta tra partita breve, normale e lunga.
Il gioco si colloca nella categoria dei giochi impegnativi e viene considerato innovativo perché riesce ad affiancare alcune meccaniche classiche ad alcune innovative. Le prime prevedono  l’utilizzo di miniature e “piazzamento lavoratori”, legate all’esplorazione, alla conquista, e allo sviluppo. Una meccanica innovativa è invece il “bag building”, cioè la costruzione del proprio sacchetto durante la partita con cubetti di vari colori, i quali permetteranno il compimento delle azioni.


AMBIENTAZIONE: 5



L’ambientazione non è il punto forte del gioco. Si può iniziare a giocare senza conoscere per nulla il mondo che ci circonda. Si viene presi da altro, dalle meccaniche in primis.
Ma andiamo a conoscere qualche particolare di questa pur bella ambientazione.
Ci troviamo nel mondo di Hyperborea, un antico regno distrutto dall’avidità del proprio popolo, sempre dedito alla ricerca di più potere. Mentre il popolo ricercava tra le viscere della terra, scavando sempre più a fondo, una potente esplosione causata dall’energia magica sottostante ne causò la distruzione. Fu solo grazie ad una potente barriera magica creata dai vecchi maghi di Hyperborea, che il continente riuscì a salvarsi. Sei regni rivali nacquero successivamente nei piccoli avamposti sopravvissuti al di fuori della barriera magica di Hyperborea, ognuno con le proprie caratteristiche intrinseche.
Un giorno la barriera magica crollò e i sei regni si ritrovarono un nuovo mondo da esplorare e dominare, ricco di rovine e città, ma anche infestata dai vecchi Hyperboreani, divenuti oramai spettri.
Ogni regno dunque invia ad Hyperborea guerrieri ed esploratori per reclamare il predominio sui rivali.


MATERIALI e GRAFICA: 9

Il gioco ha un colpo d’occhio notevole. Tutti i materiali sono di una qualità davvero alta. Belle le miniature, ottime ed intuitive le plance dei giocatori e gli esagoni che formano il tavolo da gioco, così come i vari segnalini presenti. Le carte sono di buona fattura, con bei disegni, ma come al solito conviene imbustarle.
Insomma davvero un buon lavoro fatto dalla Asterion.
Un’unica pecca: i cubetti potevano avere dei colori leggermente più saturi. Diventa difficile a volte riconoscere alcuni colori, come il viola ed il rosso, se non è presenta la giusta illuminazione.


DIPENDENZA LINGUA: 0%

Il gioco è in Italiano, inoltre a parte il regolamento non è presente testo, visto che vengono utilizzate massicciamente le icone.


CONTENUTO DELLA SCATOLA:

Nella scatola sono presenti, oltre al regolamento, 36 esagoni (di cui 6 centrali e 30 di confine), 6 Territori di Origine, 6 plance dei giocatori, 12 tessere Razza, 6 sacchetti di stoffa, 180 cubetti e 156 segnalini, 78 miniature, 72 gemme (punti vittoria), 6 Tessere obiettivo ed un segnapunti, oltre le 64 carte tecnologia.
NOTA: Si parla di una scatola di grandi dimensioni.

REGOLAMENTO:
Il regolamento è ben scritto, con ottimi esempi e riferimenti evidenziati o scritti con un carattere di colore rosso, che permette la facile comprensione del regolamento in maniera rapida.
Inoltre è abbastanza lineare, e a parte la difficoltà iniziale nel comprendere tutte le icone che vengono utilizzate durante il gioco, tutto il resto è davvero spiegato in maniera ottimale.
Presenta anche alcune modalità diverse per arrivare a godersi una partita completa, in modo da avvicinarsi gradualmente al gioco e bilanciarne la difficoltà. Per esempio si potrebbe giocare con le razze senza nessuna caratteristica o con ognuna un proprio potere; per modulare la durata potremmo avere una partita breve, normale o lunga, ed inoltre si potrebbe partire con tutti i territori visibili e non da scoprire.
Sono anche presenti delle FAQ pubblicate sul sito Asterion, che potrebbero aiutare a definire meglio alcune parti di regolamento (nella prima edizione del gioco è presente un piccolo cambiamento sulle FAQ per la fase di reset).
 

PANORAMICA DI GIOCO:
Il gioco si svolge innanzitutto tra la propria plancia ed il proprio sacchetto, e il tutto si ripercuote sul terreno di gioco, composto da un esagono centrale inizialmente coperto, poi da altri esagoni, sempre coperti, che formano il cerchio esterno, e successivamente dai propri territori di origine, composti da tre esagoni ciascuno. Il terreno di gioco è sempre determinato casualmente, quindi si avrà sempre una partita diversa. 
Gli esagoni rappresentano terreni di diverso tipo (deserto, montagna, palude e foresta) che potrebbero presentare diverse modalità di movimento. Inoltre su ogni esagono ci sono città o rovine, le quali presentano diverse ricompense a seconda di dove sono ubicate. Gli esagoni vengono rilevati ogni volta che una miniatura si avvicina ad essi.

La vittoria si raggiunge attraverso il sistema dei punti vittoria, che derivano da numerosi fattori (punti vittoria guadagnati durante la partita, miniature spettro e avversarie eliminate, numero di cubetti civilizzazione posseduti, tessere obiettivo, carte tecnologia, e infine per il controllo dei territori). La fine della partita è determinata da chi raggiunge l’ultimo obiettivo richiesto dalla partita, a seconda che sia una partita breve (un obiettivo), normale (due) o lunga (tre), dopodichè tutti hanno la possibilità di svolgere un ultimo turno. 
I tre obiettivi possibili riguardano avere sul tavolo tutte le miniature disponibili, raggiungere un determinato numero di punti vittoria o aver preso 5 carte tecnologia avanzata.

Sulla propria plancia sono presenti delle tecnologie base, due per tipo, che verranno attivate piazzando turno dopo turno i propri cubetti e che solitamente hanno un effetto di base legato ad un colore particolare a cui fare riferimento. Sarà possibile attivare solo una tecnologia base per tipo.
Quindi avremo il verde per il movimento, il rosso per l’attacco o la difesa delle miniature, il viola per creare altre miniature, l’arancione per avanzare sull’area sviluppo e ricevere nuovi cubetti, il giallo per ricevere punti vittoria ed il blu per acquisire nuove tecnologie avanzate, che aumenteranno le possibilità di azioni effettuabili. 
I tre cubetti utilizzabili nel turno, verranno estratti alla fine del turno precedente dal proprio sacchetto, e quest’ultimo potrà essere affinato attraverso il “bag building”. Difatti all’inizio della partita si avrà un cubetto per ogni colore ed un cubetto di un colore a scelta.
 Successivamente attraverso l’area sviluppo è possibile acquisire da uno a due cubetti da inserire direttamente nel sacchetto, spingendosi verso determinate linee di azione a seconda del colore scelto.
Quando non si sarà più in grado di pescare nessun cubetto dal proprio sacchetto avverrà il reset. Tutti i cubetti presenti sulla plancia (tranne alcune eccezioni) saranno rimessi nel proprio sacchetto per ricominciare a ripescarli. Inoltre il reset influenzerà anche le miniature presenti sul board permettendo loro di “uscire” dalle città e rovine precedentemente visitate.
Si potranno acquisire anche dei cubetti grigi, che rappresentano il “degrado” derivante dalle tecnologie avanzate acquisite. Difatti tali cubetti saranno presi quando si acquisterà una tecnologia avanzata, rallentando il fluire del proprio sacchetto, in quanto solitamente non sono utilizzabili sulle tecnologie (a meno di avere alcune carte tecnologia avanzata che permettono il loro utilizzo) o a volte saranno anche eliminabili.

Sul terreno di gioco invece interagiranno le proprie miniature con l’obiettivo di racimolare punti vittoria. Le miniature svolgeranno quindi la funzione di soldati/esploratori, muovendo ed attaccando,  ma anche la funzione di lavoratori, attivando gratuitamente ed in qualsiasi momento le città o le rovine, se libere da altre miniature.
Le città forniscono azioni simili a quelle presenti sulle tecnologie base o punti vittoria, mentre le rovine possiedono dei segnalini rovina (da 2 a 3), che se usati nel momento opportuno permettono di compiere alcune azioni davvero interessanti. Ovviamente la loro funzionalità aumenta quanto più ci si avvicina all’esagono centrale.
Una sola miniatura per volta potrà occupare la città o la rovina sino alla sua successiva fase di reset, momento nel quale la miniatura verrà rimessa al di fuori della casella, di fatto liberandola. Se è presente un’altra miniatura è necessario quindi o attendere che la stessa esca in seguito al reset oppure che la stessa venga eliminata con un nostro attacco.
Inizialmente le rovine e le città sono protette dalle miniature degli spettri.
E’ importante tener conto che le miniature che hanno attivato una città o una rovina rimangono quindi “bloccate” sino alla successiva fase di reset, di fatto divenendo inutilizzabili!
Va anche ricordato che tutte le azioni effettuabili sono cumulative, dunque effettuabili in qualsiasi momento nello stesso turno!
Sono aspetti importanti di cui tener conto.
Aspetto importante del board è soprattutto quando si conteranno i punti vittoria, visto che avere il controllo di un esagono porterà punti vittoria al proprio regno. Il controllo è dato a chi possiede la maggioranza di miniature in un determinato esagono e si riceveranno più punti vittoria a seconda se l’esagono controllato sia al centro, nel circolo esterno, o faccia parte dei territori di origine.

Vincerà ovviamente chi alla fine della partita avrà il maggior numero di punti vittoria!
 

PROFONDITA' STRATEGICA: 8
Hyperborea è adatto a giocatori esperti. Presenta una notevole profondità strategica in quanto si deve pensare a come organizzare sin da subito i propri cubetti all’interno del sacchetto, ed inoltre a come si vuole espandere la propria civiltà, esplorando i nuovi territori. Ma oltre ad essere strategico, è anche abbastanza tattico, in quanto si deve far fronte a diversi tipi di fattori che potrebbero influenzare la nostra strategia: dagli avversari, alla semplice pesca dei cubetti per quel turno.
Le azioni possibili in un turno sono molteplici, e nello svolgerle molto dipende da chi le effettua, perché un movimento fatto prima o dopo potrebbe avere un risvolto diverso.

SCALABILITA': 7.5
Il gioco scala in maniera abbastanza buona. Difatti la mappa modulare si ingrandisce man mano all’aumentare dei giocatori. L’unica pecca, per alcuni, potrebbe essere l’aumento del tempo di gioco, che aumenta a seconda del numero di giocatori, raggiungendo le 2 ore e mezza in caso di partita in 6 giocatori.


FORTUNA: 15 %

La fortuna è presente, ma in una piccola parte, influenzabile in parte dalle nostre scelte. Innanzitutto nella pesca dei cubetti, che è arginabile sapendo che tipo di cubetti abbiamo nel nostro pool (sopratutto influenzabile dalle nostre decisioni in fase di costruzione del sacchetto). Un altro caso in cui la fortuna può verificarsi è su quali carte tecnologia saranno presenti in un determinato momento. Oppure l’ultimo caso è quando si entra in una rovina e si pesca un segnalino con un effetto più determinante rispetto a quello pescato dal nostro avversario. Ma ci sta, da una varietà maggiore al titolo.




PRO:

Materiali ottimi e miniature davvero ben fatte, con un costo della scatola nemmeno eccessivo per tutto quello che è presente. Alta profondità tattica e strategica. Variabile, e quindi giocabile sempre in maniera diversa. Buona scalabilità e perché no, divertente!


CONTRO:

Non è presente un’ambientazione forte, per gli amanti del genere american.

Inoltre chi ama giochi con fortuna assente  potrebbe arrivare a storcere il naso per i motivi visti poco su.
L’ultimo contro è solo il tempo necessario per giocare una partita lunga in 6 giocatori, per chi di solito ha poco tempo per giocare.


CONCLUSIONI FINALI:

Il gioco mi ha attirato sin da subito per la grafica e le miniature. Poi giocandoci posso ben dire che le meccaniche proposte sono ben architettate e innovative (come il bag building). Il gioco, come già detto, è abbastanza profondo e permetterà di cambiare partita e strategia ogni volta in base al setup che si sceglierà di effettuare ed anche in base al numero di avversari da affrontare, e che si avranno nelle vicinanze.
Nonostante abbia una prevalenza delle metodologie german, l’interazione tra i giocatori diventa inevitabile quando si vorranno fare punti per il predominio sugli esagoni.
In definitiva, io personalmente lo consiglio!!



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