DESCRIZIONE:
Alle Porte di Loyang è uno dei famosi giochi del grande Uwe
Rosemberg ,creatore di Agricola, Ora et Labora, Le Havre e Caverna.
Ritroviamo anche qui la meccanica del
raccolto e della gestione risorse ma in maniera assolutamente originale. Da non
confondere assolutamente con Agricola solo perché abbiamo a che fare con
verdure anche qui ;)
GIOCATORI:
1-4 è il numero dichiarato
DURATA:
Poco più di un'ora in due. In più
giocatori la durata aumenta esponenzialmente ed aumentano i tempi morti.
MECCANICA:
Commercio, Scambio, Gestione risorse, Agricoltura.
TRAMA E AMBIENTAZIONE: 9
Ci troviamo nella Cina antica,durante
la dinastia Han, nella città di Loyang. Tra l'altro una cittadina ancora davvero esistente, in cui Rosemberg è stato e di cui si è innamorato.
Il
cuore della città era il mercato dove venivano portati e messi in vendita tutti
i raccolti dei vari contadini. Dovremo quindi coltivare ortaggi e verdure,
assoldare aiutanti per il lavoro e vendere nel mercato ai clienti abituali e saltuari il
frutto del nostro lavoro. Da notare che i clienti abituali se non verranno
serviti in tempo si arrabbieranno e anzi che delle ricompense porteranno delle
penalità.
INTERAZIONE: 6. 5
L'interazione tra i giocatori è
davvero bassa.
Addirittura si svolge tutto il turno
di un giocatore (comprendente molte diverse fasi) e poi quello dell'avversario. E il turno non è brevissimo. Questo
è uno dei motivi per cui il gioco in più di due diventa davvero pesante.
Bisognerebbe aspettare tutti i turni avversari prima di giocare il proprio. L'interazione è presente solo nel momento
dell'acquisizione delle carte, in cui è possibile non farle prendere all'altro
giocatore o quando alcune carte permettono di rubare risorse o aiutanti
all'avversario.
MATERIALI: 8
I materiali sono il punto che mi ha
fatto innamorare di questo gioco. Nella scatola troviamo una miriade di ortaggi
colorati che useremo durante il gioco. Insomma una goduria per i feticisti
delle risorse!
Inoltre abbiamo delle carte di buona
fattura e con illustrazioni in tema, secondo me, davvero bellissime.
Il voto non è più alto solo perché mi
sarebbe piaciuto avere anche un tabellone centrale che invece non c'è. Elemento
che va ancora di più a sottolineare quanto il gioco sia essenzialmente un
solitario, da giocare contro l'avversario.
GRAFICA: 9
La grafica è davvero bella e curata.
Abbiamo molti personaggi orientali ben caratterizzati che riescono
perfettamente a calarci nell'atmosfera del tempo.
DIPENDENZA LINGUA:
Il gioco è moderatamente dipendente
dalla lingua dal momento che abbiamo la presenza di carte con testo sopra. Per fortuna in Italia abbiamo l'ottima versione
di Stratelibri in Italiano.
DIFFICOLTA' APPRENDIMENTO:
Alle porte di Loyang è molto semplice
da apprendere per chi è già esperto di giochi sul genere. Gli altri saranno facilitati dalla
spiegazione di una persona più esperta. Ma non avranno grossi problemi
nell'entrare nelle meccaniche del gioco fin da subito.
REGOLAMENTO: 6
Come tutti i regolamenti di Rosemberg,
haimè, è molto carino e colorato ma assolutamente confusionario e
disordinato. Alla fine si capisce tutto, ma se fosse stato scritto in maniera
più semplice e lineare non ci sarebbe bisogno di rileggere più volte lo stesso
punto per comprenderlo.
Sicuramente da approfittare se si ha
la fortuna di farselo spiegare da qualcuno.
In ogni caso basta una mezz'ora al
massimo per studiarlo.
DIFFICOLTA' GIOCO:
Il gioco è assolutamente semplice e
lineare. Questo non vuol dire che non sia divertente o strategico, ma
sicuramente non è un Hard Game.
LONGEVITA': 7
Chi come nel mio caso ha tanti giochi
e prima di rigiocare allo stesso passa un bel po' di tempo, non avrà nessun
tipo di problema e troverà le partite a questo gioco sempre piacevoli.
Non è però un gioco da giocare
"A Nastro" perché alla lunga potrebbe non sembrare più così
originale. I modi per arrivare alla vittoria non sono moltissimi, quindi è essenzialmente una gara giocata sulla stessa strategia. Ma parliamo di tante, tante partite prima che questo accada ;)
SCALABILITA': 5
La scalabilità di questo gioco è
pessima. Per questo io lo considero un gioco per due. Il che non è una nota di
demerito in sé, anzi i giochi che girano bene in due sono pochi e sono sempre
graditi. Il problema nasce quando viene dichiarato 1-4 …
ORIGINALITA': 9
E' sicuramente originalissimo. Come
tutti i giochi di Uwe del resto, che spesso hanno gettato le basi per molti altri
giochi venuti dopo.
FORTUNA:
7%
La componente alea è presente ma è davvero bassa,
dettata solo da quei momenti in cui si pescano carte.
PRO:
Una marea di veggiemeeples in legno. Bella grafica. Molto originale. Divertente. Strategico. Ottimo in due giocatori.
CONTRO:
Tempi morti durante il turno
dell'avversario. Quasi impossibile da giocare senza annoiarsi in più di due
giocatori malgrado la scalabilità dichiarata. Un'espansione dopo tanto tempo sarebbe stata gradita.
CONCLUSIONI FINALI:
E' un gioco che secondo me merita di
essere posseduto, anche solo per collezione. Io lo trovo molto divertente
e innovativo. L'ambientazione è molto
caratterizzata e qui entrano gusti personali: a me piace molto, ad alcuni
potrebbe non piacere. La componente strategica è molto alta, pur rimanendo
comunque un gioco leggero e non da Brain Burning.
La profondità strategica non arriva a livelli altissimi come Caverna o le Havre, questo rimane più soft, ma non dobbiamo necessariamente sempre fare partite spacca cervello da due o tre ore.
Lo consiglio solo per due giocatori e
sicuramente non con grandi pensatori a meno che durante il turno
dell'avversario non si vuole giocare a Plants Vs Zombie sul cellulare.
Con giocatori veloci e in due è un ottimo titolo che io adoro!
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